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CALL FOR CONCEPT // FASE 1 2018
I portici del design, design per i portici. Via Sacchi a Torino, un’esperienza di rigenerazione urbana.
La Call for Concept ha chiesto agli studenti di delineare un concept di approccio alla rigenerazione di via Sacchi come teatro di creatività, inclusività e sostenibilità. La via è connotata da tre percorsi: il lato ovest porticato che è il percorso caratterizzante la via Sacchi; il centro, sedime carrabile da mezzi pubblici e privati; il lato est, da sempre barriera verso la Ferrovia, pedonale e in parte ciclabile. La via è delimitata a nord dal Corso Vittorio Emanuele e dalla piazza Carlo Felice su cui si affaccia la Stazione di Porta Nuova, a sud dal Corso Sommeiller e sul lato ferrovia da una stretta fascia in condizioni di parziale abbandono. La Call for Concept ha richiesto un approccio (non un progetto di dettaglio) ad uno o più percorsi tra quelli sopra citati per via Sacchi, con la finalità di innescare processi di rigenerazione e di attrazione.
Ripensando:
le funzioni e i modi d’uso dei percorsi: favorendo l’insediamento di nuove attività creative e proponendo modalità per comunicarle, ampliando l’accessibilità fisica “for all”, valorizzando i percorsi sul lato ferrovia.
Sviluppando:
soluzioni analogiche e/o digitali per la fruizione e la comunicazione dei percorsi; sistemi di attrezzature permanenti o temporanei; applicazioni di luce, suono e comunicazione.
SELEZIONE COME MIGLIOR PROGETTO
V.S.R. Via Sacchi Regeneration
di Miriam Sandalo, Piero Tarozzo (Politecnico di Torino). Motivazione: In grado di delineare un concept di approccio alla ri-generazione fuzionale e identitaria di via Sacchi intesa come asse porticato della creatività e del design, tramite fattori di local brand che ne possano connotare il futuro riuso, nel rispetto delle valenze storiche.
LIVING LAB // FASE 2
Seminari, workshop di co-design, incontri.
OBIETTIVI
Il Living Lab 2017-19 è indirizzato al confronto, l’esplorazione, la sperimentazione e la valutazione delle idee innovative.
É finalizzato a approfondire con esperti, amministratori, cittadini e studenti selezionati, gli scenari per la città della crea-tività, della sostenibilità e dell’inclusione, in riguardo a nuove funzioni e modi d’uso, coinvolgendo diverse componenti della scena urbana e sviluppando soluzioni per il riuso dei piani terreni commerciali, per la fruizione e qualità degli spazi pubblici e per la comunicazione, con attrezzature e applicazioni multimediali.
I modi di trasformazione di luoghi e spazi possono costituire un modello declinabile in altri tratti del sistema dei portici torinesi o di luoghi in periferia con analoghe condizioni di decremento commerciale e conseguente diminuzione dell’attrazione.
PARTECIPANTI
Nell’ambito del Living Lab 2019, sono attività di laboratorio, incontri con le forze in gioco (amministratori e tecnici degli enti locali, associazioni, imprese, cittadini) e seminari con la presenza di qualificati professionisti, studiosi e operatori.
Il Living Lab prevede la partecipazione di studenti, laureandi, specializzandi, dottorandi e docenti del Politecnico di Torino e dell’Università di Bologna, partner dell’iniziativa. Le attività del Living Lab sono aperte a cittadini, city users, associazioni e imprese locali.
FASI PREPARATORIE
La fase preparatoria ha compreso un primo evento (10 ottobre 2017) di design partecipativo, articolato in seminario, dibattito e co-design. La complessità dello scenario (paesaggio urbano, mobilità e trasporti, commercio, cultura, architettura, storia urbana, memorie ...) e la pluralità degli attori coinvolti è volta a spostare la progettazione a un team di comunità inclusiva. Una prospettiva è del “Servi-ce design” per la rigenerazione, inteso come un mediatore di conoscenze, abilità e come facilitatore della comunicazione. Nell’ambito della manifestazione “Torino Design of the City” gli esiti sono stati esposti ai cittadini nell’info-point #SACCHI56 coor-dinato da Fondazione Contrada Torino (20-30 ottobre 2017) e presentati, con il progetto complessivo, al Seminario internazionale “Design of the City: Design for Citizens”, 12 Ottobre 2017, Aula Magna Cavallerizza Reale, Torino (Citizens design their city. Re-port on Via Sacchi Living-Lab). Le prospettive e la realtà di via Sacchi sono state oggetto, fra l’altro, dell’Incontro con gli abitanti “Via Sacchi. Design per la rigenerazione urbana”, 20 Ottobre 2017, Dopo Lavoro Ferroviario, Torino, dell’Assemblea pubblica (16 aprile 2018). Il tema è oggetto della Borsa Bando Talenti della Società Civile 2018, Fondazione Goria per il progetto: “Rigenerazione urbana: lo spazio pubblico e il sistema dei portici di via Sacchi a Torino, in stato di decremento commerciale. Analisi casi di studio internazionali e approcci metodologici a processi di ricostruzione di immagine, design, recupero culturale e funzionale nell’innovazione sociale” (Raffaele Falabella, febbraio 2019).
L’Atelier Didattico “Via Sacchi rigenerazione” in Costruire nel Costruito, Laurea in Architettura, Politecnico di Torino (docenti Carlo Deregibus e Rossella Maspoli), ha delineato scenari di rigenerazione urbana con nuovi indici urbanistici del lato est di via Sacchi, in collaborazione con FS Sistemi Urbani, Ferservizi S.p.A - Sede di Torino, Comitato Rilanciamo Via Sacchi, Fondazione Contra-da Torino (marzo – giugno 2019).
TEMI
La via è oggi connotata da differenti architetture e da tre percorsi: il lato ovest porticato che è il percorso caratterizzante la via Sacchi, con un’architettura continua di elevato pregio architettonico, ma che è oggetto di degrado nel sottoportico e di desertifi-cazione commerciale al piano terreno; il centro, sedime carrabile da mezzi pubblici e privati; il lato est, da sempre barriera verso la Ferrovia, con scarsa qualità ambientale e d’uso dello spazio pubblico e un’edilizia discontinua, con a sud della monumentale stazione edifici degradati di servizio industriale di diverso pregio di fine ‘800 e inizio ‘900 e edifici multipiano disomogenei della seconda metà del ‘900. Il margine nord è costituito dall’affaccio verso la piazza centrale storica della stazione (p.za Carlo Felice), il margine sud sul lato est presenta una stretta fascia in condizioni di abbandono (al di sotto del cavalcavia di c.so Sommeiller). Questi luoghi sono oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione cittadina, delle associazioni di quartiere e di settore, della Soprintendenza e degli abitanti stessi, che hanno cercato di promuovere azioni di riqualificazione del costruito, in favore della ricollocazione del commercio e di natura sociale. Le attenzioni cominciano a delineare prospettive, attraverso la formula del Living Lab, condividendo idee anche per azioni puntali e di scala anche minuta, cosiddette di agopuntura, tra loro integrate e realizzabili con risorse limitate, che richiedono una grande creatività.
10 temi, 100 idee per la via Sacchi:
- IL VERDE ABBANDONATO: quale futuro?
- IN BICI: ma su una pista sicura e segnalata
- ACCOGLIERE: il disagio con un ambiente stimolante
- LE VETRINE: sono attraenti se espongono e comunicano
- I MURI: della ferrovia, sono spazi aperti alla creatività, in attesa di trasformazione
- IN ATTESA DEL BUS: socializzare, leggere, informarsi, giocare
- L’ARREDO URBANO: valorizzare quello storico, coordinare quello aggiunto
- ALT GRADINO: rendere accessibili i negozi a tutti
- ATTRAVERSARE: in modo facile e sicuro
- NELLA STAZIONE: riaprire un passaggio/passeggio coperto
I temi contestuali aprono a diversi campi di approfondimento:
Co-design & design thinking
Un approccio partecipato, coinvolgendo cittadini, operatori, esperti, studenti per portare a soluzioni o opportunità di cambiamento. Osservare, sviluppare punti di vista, esplorare diverse soluzioni, testare la fattibilità con gli stakeholders…
Arcades & Turin experiences
I portici di Torino a confronto con quelli di Bologna, UNESCO World Heritage, la prospettiva è di valorizzazione del patrimonio e di innovazione dello spazio pubblico e delle attività. Esperienze recenti sono il progetto “Portici di Torino” di Fondazione Contrada, le attività dell’associazione “Rilanciamo via Sacchi” e di “Torino spazio pubblico” per il verde con i volontari.
Communication & smart street
I fattori fisici (segnaletica in verticale e orizzontale, disegno sulle vetrine) e quelli digitali (piattaforme web e social network, Internet of Things, applicazioni di luce, suono e strumenti multimediali, sistemi di controllo dei flussi e della sicurezza) per la comunicazione e fruizione sono essenziali da implementare per il rilancio della via.
Creative district & temporary reuse
La crisi del commercio al dettaglio e di vicinato apre a delineare la prospettiva di un distretto dedicato all’industria creativa, a nuove funzioni e modi d’uso volti a sostenere studenti di alta formazione e giovani creativi quali: temporary store, temporary showroom e gallery, attività commerciali innovative e e-commerce, sedi di associazioni, servizi per l’inclusione sociale, attività di co-working e smart-working, attività produttive e espositive artigianali e digital makers.
Retail policies & common ground
Contro il shrinkage, la contrazione urbana e la desertificazione commerciale e per la riqualificazione dello spazio pubblico si richiedono strategie di intervento basate sul supporto all’insediamento di nuove imprese (in sinergia fra pubblico, privato, asso-ciazioni), sull’animazione del portico come spazio espositivo diffuso, sull’affidamento anche alla cura di cittadini e associazioni di parti dello spazio pubblico, favorendo l’iniziativa di soggetti diversi che contribuiscono, con le loro capacità e competenze, alla risoluzione di problemi che riguardano la collettività.
Accessibility and furniture design & spatial and environmental design
L’approfondimento sul ridisegno dello spazio pubblico riguarda la ridefinizione dei suoi elementi, la garanzia di accessibilità del piano terreno ad utenti con diversa abilità ed anche il ripensamento degli attraversamenti, delle fermate dei mezzi pubblici, dei percorsi pedonali e ciclabili attrezzati, la dotazione di spazi verdi e di attrezzature per relax – gioco – fitness nello spazio pubblico, gli interventi di valorizzazione delle cortine costruite del lato est. Inoltre, sono da affrontare gli aspetti ambientali: illuminazione diurna e notturna carente, controllo soleggiamento e effetto isola di calore, disturbo acustico dei mezzi pubblici.
Via Sacchi Past and Present - IT (19,32 MB)
ARCHIVIO_via Sacchi. Future_18.7.19agg.pdf (6,07 MB)
Via Sacchi Future - IT (9,52 MB)
DWG Sottoportico Governolo_Valeggio (598,89 kB)
DWG Sottoportico Legnano_Montevecchio (995,39 kB)
DWG Sottoportico Pastrengo_Legnano (975,59 kB)
DWG Via Sacchi isolati 1-6 (2,62 MB)